Un anno fa…Trek-Segafredo, Vincenzo Nibali non ci sta: “Cadono tutti solo quando vinco io? Parla gente che non capisce di ciclismo”
Vincenzo Nibali respinge le critiche. In un’intervista con Eurosport, il corridore siciliano ha risposto per le rime a chi lo accusa, da anni, di avere un ricco palmarès solo grazie alle cadute dei suoi avversari e, dopo essere stato sollecitato, ha ricordato anche le sue grandi sfortune: dalla caduta di Rio 2016 allo scontro con uno spettatore a bordo strada sull’Alpe d’Huez al Tour 2018. Il discorso, però, non poteva che partire dall’attuale pandemia che ha scombussolato piani in tutti il mondo, compresi quelli del ciclismo, e di come il corridore della Trek, che vive in Svizzera, stia affrontando la situazione.
“Qui Siamo verso la riapertura – ha esordito – Oggi ho rivisto un po’ di movimento, ma tutto molto blando. La notizia però è buona, perché spero possa tornare tutto come prima”.
Su richiesta del commentatore Riccardo Magrini, poi, l’ex Bahrain ha ricordato le sue tre più grandi sfortune: “Ho perso una maglia rosa su una tappa del Giro d’Italia che poi ha vinto Ivan Basso, ho perso un’Olimpiade per una caduta e anche lì, errore mio, errore tecnico, quello che vuoi, però era una possibile vittoria e se non ero primo ero secondo ed è sfumata. Lo scontro con il presunto fotografo all’Alpe d’Huez anche è stata una bella sfortuna, poi qualcuna mi sfugge, ma queste sono le prime tre più grandi”.
Lo squalo dello stretto però ha risposto duramente a coloro che ritengono che le sue vittorie siano solo frutto della fortuna: “Guarda caso cascan tutti quando vinco io. Purtroppo c’è il fan che gode della sfortuna altrui e quello che gode della vittoria, da me c’è un detto ‘quando l’acqua mi bagna, il vento mi asciuga’, ormai non è un problema. Perché ci sono quelli che capiscono di ciclismo e quelli che non capiscono e quelli che commentano a caso sono quelli che non capiscono”.
Il nuovo calendario disegnato dall’UCI ovviamente stravolgerà i piani anche per il vincitore del Tour 2014, che al momento non sa ancora quale potrà essere il suo programma: “Per quel che mi riguarda è una seconda ripartenza. Oggi mi è arrivato un altro invito e ci confronteremo per Luca Guercilena per la ripartenza e le indicazioni per la nuova stagione. Io quest’anno dovevo fare il Giro e poi pensare alle Olimpiadi, vedendo ora il calendario completamente stravolto non so effettivamente da dove ripartirò”.
Il sogno olimpico rimane quello più grande (preferito anche a Liegi e Mondiale) e Nibali spera di poterci riprovare l’anno prossimo, dicendosi d’accordo con il rinvio di un anno: “L’ho pensato subito che non si facesse un evento del genere. Purtroppo questa situazione ci ha portato a dover rimandare tutti gli appuntamenti in tutto il mondo, penso che la decisione più saggia sia stata portarla al prossimo anno, non credo che un rinvio di 12 mesi sia un problema. Per me è la scelta giusta”.
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